
Chiesa di San Cataldo e “Catacombe” - Church of San Cataldo and the "Catacombs
Piazza San Cataldo, Enna
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Chiesa di San Cataldo e “Catacombe”
La Chiesa di San Cataldo, situata su un alto terrapieno e accessibile tramite una monumentale scalinata, è un edificio storico di Enna con radici profonde. I Normanni introdussero il culto di San Cataldo e altri santi che si aggiunsero a quelli latini e greci già venerati nella zona. Un documento Vaticano del 1308-1310 rivela che la chiesa pagava una decima significativa, segno della sua prosperità, che permise di dotarsi di numerose opere d'arte e di ampliarsi nel XVIII secolo per accogliere più fedeli. Già esistente prima del 1528, la chiesa fu elevata a parrocchia nel 1561. Al suo interno ospita opere d’arte di vari artisti siciliani, tra cui la tela di San Cataldo di Giuseppe Albina, l’Assunzione di Giovan Forte La Manna, e altre tele di artisti locali. Nel 1749, iniziò la ricostruzione della chiesa secondo il progetto dell'architetto Ferdinando Lombardo, dopo la morte del precedente architetto Andrea Amato. Completata nel 1770, fu dotata nel 1771 di una scalinata monumentale, ricostruita nel 1850. La chiesa conserva un fonte battesimale in marmo di Domenico Gagini del 1572 e una preziosa icona marmorea. Negli anni ’60 del Novecento, la chiesa rischiò la demolizione per l’espansione della Via Vittorio Emanuele, ma fu salvata, sebbene subisse danni alla volta e al tetto, poi restaurati seguendo il disegno originale. Durante i lavori, scavi archeologici rivelarono resti di un antico luogo di culto, probabilmente con funzioni funerarie, risalente fino al XV secolo, come indicano le monete aragonesi e i frammenti ceramici trovati nelle tombe.